Rivitalizzare il territorio: un’opera de IlBaro sulla nuova cabina Enel di Losma

Negli ultimi anni, l’arte urbana ha guadagnato sempre più spazio nel panorama culturale e sociale delle città, trasformando spazi pubblici e privati in veri e propri musei a cielo aperto. Conquistando anche i più scettici. Per un semplice motivo: spesso un’opera di street art, come può essere un murales od un graffito, arriva a “recuperare” un muro dismesso o una facciata di un edificio fatiscente, rendendolo con un po' di colore ed ovviamente un’ idea creativa buona alle spalle, gradevole all’occhio e, nella maggior parte dei casi, una vera e propria opera d’arte, con tutta la bellezza ed il mondo emotivo che porta con sè.

È stata questa in fondo la premessa alla recente iniziativa intrapresa da Losma.

Durante i lavori di ampliamento è stata realizzata una nuova cabina Enel, atta a fornire il fabbisogno di energia all’azienda di Curno. Uscita di fabbrica tutta bianca ed immacolata, dopo poche settimane era diventata una lavagna per i “writers non autorizzati” che si cimentavano in brevi scritte o abbozzi di idee grafiche, ma in definitiva niente opera compiuta.

Poco male. Da qui è nata l’idea di commissionare un restiling o meglio un’opera di decorazione ad uno degli street artist bergamaschi più conosciuti ed apprezzati nel panorama di riferimento, Paolo Baraldi, in arte “IlBaro”, attraverso la società HG80, impresa sociale specializzata in progetti d’arte per il territorio.

«È nato tutto un po' per gioco», spiega Letizia Invernizzi, amministratore di Losma SpA. «Volevamo ripristinare la cabina dalle scritte, così come era in origine, bianca. Poi ci siamo chiesti quanto sarebbe durato. Era evidente che in questo caso, serviva trovare un’idea brillante. Poi dal sentimento alla realizzazione, il passo è stato breve: il progetto di Paolo ed HG80 ci ha convinti al volo. Spero che questo semplice gesto contribuisca a rendere quanto meno più piacevole l’ambiente che ci circonda e che quotidianamente viviamo».

Al di là del significato dell’opera, dove come spesso succede, ognuno ci riconosce i propri mondi e le proprie suggestioni, ad approfondire un pò il senso artistico dell’operazione, è lo stesso Paolo Baraldi che ha realizzato l’opera a partire da un bozzetto digitale. «Questo intervento nasce da un’idea brillante ed originale di Losma: trasformare una cabina elettrica in un punto di connessione visiva e sociale», spiega Baraldi. «È un gesto semplice ma potente, che dimostra come anche uno spazio tecnico possa diventare occasione di bellezza e cura. La scelta dei colori richiama l’identità dell’azienda e si fonde con l’ambiente, generando un segno astratto e armonico che restituisce energia al paesaggio. Come HG80, crediamo nel valore della collaborazione tra imprese e terzo settore: è in queste alleanze che si costruisce una nuova visione condivisa dello spazio pubblico, dove arte, lavoro e comunità si incontrano».